turchia in camper

Da Gallipoli ad Ankara

Attraversare la frontiera turca con il nostro camper è stato un momento che ha messo a dura prova il nostro cuore. Non avremmo mai immaginato di spingerci così lontano, con un misto di aspettative, curiosità e quel timore che ti fa pensare: "Ma chi ce l'ha fatto fare?". 

Eppure, la voglia di esplorare una terra così ricca di storia e cultura ha prevalso. Il cuore batteva all'impazzata mentre varcavamo la dogana, consapevoli che stavamo aprendo il sipario su un’altra avventura straordinaria. Sila e Ginny, i nostri fedeli compagni a quattro zampe, ci osservavano con quegli occhi sgranati, come a dire: "Siamo sicuri di volerlo fare?". Ma noi eravamo pronti, o almeno credevamo di esserlo. Sicuramente non eravamo preparati all’accoglienza, alla gentilezza, alla curiosità che abbiamo incontrato.

Gallipoli e i memoriali

Il nostro viaggio in Turchia è iniziato sulla storica penisola di Gallipoli o Gelibolu in turco, famosa per le sue bellezze naturali, il mare cristallino, colline ondulate e croste frastagliate. Ma è anche un luogo intriso di memoria e sacrificio. Qui, i monumenti e i memoriali ci hanno colpito al cuore: camminare su quel suolo, teatro di una delle battaglie più devastanti della Prima Guerra Mondiale, è stato come un pugno allo stomaco che ci ha ricordato quanto preziosa e fragile sia la pace. Un viaggio nel tempo che ci ha fatto riflettere sui sacrifici che questo popolo ha dovuto affrontare per ottenere la libertà.

Per la prima volta incontriamo la figura storica di Mustafa Kemal Atatürk, ritenuto il padre fondatore della Turchia moderna. Le sue statue e i monumenti dedicati alle sue imprese sono innumerevoli nella Penisola di Gallipoli. Lo incontreremo spesso durante la nostra traversata in Turchia.

Penisola di Gallipoli

Monumento ai martiri di Çanakkale - Penisola di Gallipoli

Dall’Europa all’Asia

Dopo Gallipoli, abbiamo preso il ferry boat per Çanakkale, il passaggio che ci ha portato dritti dritti nel cuore dell'Asia. Attraversare le acque dello stretto dei Dardanelli, è stato come voltare pagina e trovarsi improvvisamente in un nuovo capitolo, con un confine che non era solo geografico, ma anche culturale.

Arriviamo a Çanakkale, città animata da caffè all'aperto, ristoranti e negozi, e con una passeggiata lungo il porto che offre splendide viste sul mare e sulle isole vicine. La città è anche famosa per il grande cavallo di legno usato nel film "Troy", che ora si trova esposto lungo la costa e attira molti visitatori.

Qui abbiamo il nostro primo incontro con l’ospitalità turca, che  è stato possibile grazie a Couchsurfing. Il nostro host Alì, ci ha accolti con una gentilezza disarmante, offrendoci non solo un parcheggio dove dormire, ma anche un assaggio della cultura locale. È stato un po' come ricevere un abbraccio caloroso da un perfetto sconosciuto, un’esperienza che ti fa capire quanto i turchi siano aperti e curiosi, verso chi viene da lontano. Sila e Ginny, come sempre, erano le star del viaggio, coccolate dai nostri nuovi amici.

A casa di Alì abbiamo assaggiato le prime leccornie turche: noci, miele e formaggi, il mercimek çorbasi (una zuppa di lenticchie) e i simit (una sorta di bagle ricorperto di semi di sesamo). E ovviamente tanto tanto çay, il tipico tè turco. Noi abbiamo ricambiato cucinando i primi spaghetti all’assassina in territorio turco.

cena turco italiana

Cena italo turca con Alì

Un compleanno diverso

Proseguendo il viaggio, siamo arrivati a Bandırma, una città che ci ha accolto con la sua tranquillità e il suo fascino autentico. Qui, abbiamo potuto assaporare la vita quotidiana turca, lontani dalle rotte turistiche più conosciute.

Ma la vera sorpresa è arrivata a Bursa, dove abbiamo celebrato il compleanno di Savino in modo decisamente unico. Siamo saliti sul Monte Uludağ, con la teleferica più lunga al mondo. La ciaspolata lungo i sentieri innevati del comprensorio, ha aggiunto qualcosa di speciale ai festeggiamenti di questo compleanno speciale, con un mix di avventura e meraviglia.

Il monte, con i suoi 2.543 metri di altitudine, è conosciuto in occidente con il nome antico Monte Olimpo della Misia. D'inverno, l’Uludağ si trasforma in un paradiso per gli amanti della neve, mentre d’estate è famoso per le sue passeggiate e per offrire un po’ di refrigerio dall’afa turca.

Sila e Ginny, questa volta, hanno preferito il calduccio del camper, forse un po' scettiche su tutta quella neve.

Ciaspolata sul Monte Uludağ - Bursa

Eskişehir, la città più liberale della Turchia

Il nostro viaggio ci ha poi portato a Eskişehir. La città è vivace e dinamica ed è situata nella parte centrale della Turchia. Famosa per la sua atmosfera giovane e moderna, alimentata in parte dalla presenza di università e studenti che contribuiscono a una vivace vita culturale e sociale. E’ famosa per i çibörek ,una specie di calzone fritto ripieno di carne, e per l’”ayran”, una bevanda a base di yogurt, diffusa in tutta la Turchia

Una città che ci ha sorpreso con la sua vivacità e con gli incontri speciali che ci ha riservato, sempre grazie a Couchsurfing. L'accoglienza di Emir e Mosul è stata incredibile: ci hanno trattato come se fossimo amici di lunga data, e la loro generosità ci ha toccato nel profondo. È stato come scoprire che, a volte, basta poco per sentirsi a casa, anche dall'altra parte del mondo.

Eskişehir

Eskişehir

Phriygian VALLEY, Polatli e iftar

Andando verso est, ci siamo addentrati nella Phrigian Valley, terra di storie millenarie e di regnanti mitologici che trasformavano tutto in oro: re Mida, governatore dei frigiani, giace fra queste terre, e la maestosità delle sue opere è ancora visibile oggi giorno.

Un altro momento inaspettato è stato a Polatlı, una piccola cittadina di provincia. Ci eravamo fermati solo per fare il bucato, e invece ci siamo trovati immersi in una delle tradizioni più sacre della Turchia: l'Iftar, la cena che segna la fine del digiuno durante il Ramadan. Nel primo giorno di Ramadan, siamo stati invitati ad una cena organizzata dal sindaco in persona. Ci siamo trovati in mezzo a luci, profumi e sorrisi che parlavano di comunità e condivisione. È stato uno di quei momenti che ti fanno venire voglia di piangere un po', ma solo perché sei felice di essere lì, in quel preciso istante, e sei grato di tutto ciò.

Phrigian Valley

Ankara la capitale

Arriviamo ad Ankara. La capitale, ci accoglie con la sua storia millenaria che affonda le radici nell'epoca romana, bizantina e ottomana, sviluppatasi enormemente solo nell’ultimo secolo. All’inizio del ‘900 infatti, Ankara contava poco più di 30 mila abitanti.

Dopo le guerre di indipendenza, è stato lo stesso Ataturk a dichiarare Ankara capitale della Turchia, in quanto il sacrificio umano pagato dalla città per la causa turca, è stato immenso. Inoltre è stato proprio da qui che Ataturk ha gestito tutte le offensive per unificare la Turchia sotto un’unica bandiera.

Oggi Ankara è una città moderna e dinamica, caratterizzata da un'architettura contemporanea che si mescola con strutture storiche. Il quartirere di Kızılay è il cuore pulsante della città, un'area vivace con negozi, ristoranti e caffè. Non mancano inoltre ampi spazi verdi dove la popolazione ama rilassarsi, divertirsi e fare picnic. 

Qui ci aspettavano alcune faccende burocratiche (sì, anche nei viaggi ci sono le scartoffie), ma la città ha saputo sorprenderci con la sua storia e con l'accoglienza calorosa che abbiamo ricevuto. Tra i vicoli e le piazze, Batu e i suoi amici, ci hanno mostrato il volto più autentico della capitale turca. Anche Sila e Ginny sono stati accolti a braccia aperte, confermando che l’ospitalità turca non si limita solo agli umani.

ConclusionI

Dalla nostra sosta prolungata nella capitale, abbiamo capito che il nostro viaggio avrebbe subito una svolta. Dopo alcune settimane di viaggio, iniziamo a capire il senso del viaggiare, di come interagire con la gente del posto, di come gestire i nostri animali da compagnia. Abbiamo iniziato ad abbracciare l’idea di scoprire i luoghi poco alla volta, parlando con la gente, assaporando ogni piccolo dettaglio e lasciandoci sorprendere dal fascino dai luoghi che visitiamo.

Mentre ci prepariamo a continuare verso est, siamo emozionati per ciò che il futuro ci riserverà. Non vediamo l’ora di immergerci ancora una volta in questa avventura straordinaria e scoprire tutto ciò che il prossimo tratto di viaggio ha da offrirci. Siamo pronti ad abbracciare ogni nuova esperienza con cuore aperto e animo avventuroso, perché sappiamo che il nostro viaggio non fa che ricominciare sempre da capo per sorprenderci ancora.

Lo avete capito: la nostra avventura in Turchia non è affatto finita qui. Andremo avanti fino a scoprire la Cappadocia, la Mesopotamia, le terre del Mar Nero e la costa del Sud Ovest. Che fate venite con noi?

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